La chiesa di Santa Cristina
Percorrendo la via Cassia, si fermò a pernottare nella chiesa di Santa Cristina a Bolsena.
Il ricordo della martire Cristina, la cui fede non aveva vacillato di fronte all'estremo sacrificio del martirio, turbò nuovamente il sacerdote e, il giorno dopo, chiese di celebrare messa nella chiesa. Di nuovo tornò l'incertezza di quello che stava facendo; pregò intensamente la santa perché intercedesse presso Dio affinché anche lui potesse avere quella fortezza d'animo e quell'estremo abbandono che Dio dona a chi si affida a lui.
Durante la celebrazione, dopo la consacrazione, alla frazione dell'Ostia, sarebbe apparso ai suoi occhi un "prodigio" al quale da principio non voleva credere: l'Ostia che teneva tra le mani era diventata carne da cui stillava miracolosamente abbondante sangue. Impaurito e confuso ma, nello stesso tempo, pieno di gioia, cercò di nascondere ai presenti quello che stava avvenendo: concluse la celebrazione, avvolse tutto nel corporale di lino usato per la purificazione del calice che si macchiò immediatamente di sangue e fuggì verso la sacrestia. Durante il tragitto alcune gocce di sangue sarebbero cadute anche sul marmo del pavimento e sui gradini dell'altare.
All'interno della Chiesa cattolica si parla del miracolo di Bolsena (o miracolo eucaristico di Bolsena), che sarebbe avvenuto nel 1263, nell'omonima cittadina in provincia di Viterbo. Da tale "miracolo" ha avuto origine la festa cattolica del Corpus Domini e fu costruito il Duomo di Orvieto, dove è conservato il cosiddetto corporale.
Chiesa di S.Francesco
La chiesa di S.Francesco ( sec. XIII ), di stile gotico e ad un'unica navata, non è più adibita al culto ed è stata trasformata in un grande auditorium e teatro comunale.
Rocca di Bolsena
Le prime notizie sulla Rocca Monaldeschi della Cervara risalgono al 1156 quando Adriano IV, in vista delle incursioni del Barbarossa, fece fortificare i centri sulla via Cassia.
La Rocca di Bolsena offre un incantevole panorama del lago e dell'intera città, la sua costruzione risale al 1295 ad opera degli Orvietani, che in quel periodo avevano in possesso Bolsena.
Museo Territoriale
La rocca Monaldeschi della Cervara ospita il Museo Territoriale del lago di Bolsena, interessante per linquadramento che offre del comprensorio del lago e per alcune testimonianze della cultura materiale.
Il museo si distribuisce su tre piani delledificio: al piano dingresso, attraverso plastici reperti archeologici e pannelli didattici, sono sviluppate con particolare dettaglio le sezioni riguardanti la formazione del bacino vulcanico del lago, la preistoria, la protostoria e la fase etrusca fino alla conquista romana. La parte centrale di questo piano è costituita dai reperti rinvenuti nellambito delletà del ferro del Gran Carro, rinvenuto sommerso presso la sponda orientale del lago di Bolsena nel 1959. Il piano superiore è interamente dedicato ai reperti provenienti dagli scavi della città etrusco - romana di Volsinii.Al piano inferiore è illustrato il periodo che va dal Medioevo ai giorni nostri. In questo piano lesposizione si apre con la splendide ceramiche medioevali e rinascimentali trovate nel butto della torre maggiore della Rocca e prosegue con la presentazione degli aspetti folcloristici (tradizioni popolari e festività religiose), con particolare riguardo al lavoro dei pescatori, illustrato attraverso lesposizioni di oggetti, attrezzi e pannelli illustrativi delle tecniche di pesca nonché dei pesci e dellambiente naturale del lago. Nel cortile esterno è allestito un lapidario dove sono esposte numerose are e cippi funerari di epoca romana.
Santuario Giglioè
Il santuario maritimodel Giglioè un complesso del sec. XVIII costituito dal convento fondato dai Frati Minori Osservanti e dalla chiesa dedicata a Maria S.S. del Giglio, ad unica navata, come vuole la regola francescana.
Resti della città etrusco-romana di Volsinii
I resti della città etrusco-romana di Volsinii sono venuti alla luce nei pressi della Rocca Monaldeschi. Sono circondati da un imponente muro di difesa lungo più di 4 km. costruito con grossi conci parallelepipedi di tufo. Sui colli circostanti si sviluppano varie necropoli costituite da tombe a camera e a fossa, databili tra il III sec. a.C. ed il IV secolo d.C. e note soprattutto nelle località di Poggio Sala , Ospedaletto, Vietana, Pantanesca, Gazzetta Piazzano.